Rimini e Dintorni

Scopri tutti i magnifici luoghi da visitare nei dintorni di Casa Vacanze San Paolo

SAN MARINO

Dalla strada che si snoda attraverso le colline, solo dopo pochi chilometri dalla dimora S.Paolo , si arriva nella Repubblica di San Marino, la più antica d’Europa. Nella suggestiva cornice della Cava Dei Balestrieri, si celebra il Medioevo e la storia di San Marino con rappresentazioni storiche della tradizione della Repubblica. I quattro gruppi della Federazione Balestrieri Sammarinesi: Balestrieri, Sbandieratori, Musici e Figuranti metteranno in scena rievocazioni storiche coinvolgendo i visitatori nelle attività di un tempo come l’uso della balestra, la pratica degli antichi mestieri e le attività quotidiane e artistiche medievali. All’interno della prima Torre “Guaita” uno dei più antichi fortini d’Italia, si potrà compiere un vero viaggio nel tempo fino all’epoca in cui San Marino era animata da cortigiani, artisti, dame, armigeri e popolani. La leggenda attribuisce la fondazione della città al 301 D.C. ad opera di Marino, divenuto poi santo; diacono proveniente dalla Dalmazia. A seguito di uno statuto comunale nel 1295, allargò il suo territorio e dopo le battaglie contro i Malatesta, nel 1463 arrivò agli attuali confini.

SAN LEO

castello di san leoDopo la denominazione Castrum Monteferetron (grande masso), ricordato da Procopio nella cronaca della Guerra Gotica, solo a partire dal IX-X secolo acquisisce il nome dall’eremita Leo (proclamato poi santo…), un dalmata compagno di san Marino (da cui prende il nome la vicina repubblica).
Del periodo romano rimangono pochi reperti, riutilizzati nelle costruzioni medievali e che non danno l’idea di quale fosse la dimensione e la tipologia dell’antico insediamento.
San Leo è stata a lungo capitale storica della “regione” del Montefeltro. San Francesco passò da quelle parti nel 1213 e poco dopo,nel 1306, Dante. Divenne la prigione di Felice Orsini e del Famoso alchimista ed eretico,Giuseppe Balsamo Conte Di Cagliostro. Capitale del Regno Italico di Berengario II,che fu sconfitto a Pavia nel 961 da Ottone di Sassonia, dopodichè si rifugiò  a S.Leo dove resse l’assedio per lunghi mesi prima di soccombere. San Leo fu dominio dei Montefeltro,dei Malatesta,dei Medici conteso con i Della Rovere

MONUMENTI DI INTERESSE

  • Duomo di San Leo ,costruito da maestri lombardi attorno al 1173, in stile romanico, con classica pianta a croce latina, composta da tre navate a transetto,con ampio presbiterio e cripta
  • Il forte di S.Leo
  • La pieve di Santa Maria Assunta
  • La torre Campanaria,posta sul punto più alto del masso, anticamente conglobata con la cittadella vescovile di Montefeltro e successivamente distrutta dai Malatesta dopo la metà del secolo XIV
  • Palazzo Mediceo, costruito su ordine del governatore della Repubblica Fiorentina tra il 1517 ed il 1521, data iscritta nel portale dove lo stemma del giglio certifica la proprietà. La famiglia Della Rovere con Papa Giulio II, ampliò il palazzo tra il XVI e XVII secolo, apponendovi a sua volta il proprio sigillo
  • Il convento di Sant’Igne del XVIII secolo,edificato fuori dall’abitato, dove si conserva il frammento di olmo dove predicò s. Francesco durante la sua visita a S.Leo ,La chiesa contiene anche un affresco “Madonna con bambino e santi” databile al 1535.

IL CASTELLO DI MONTEBELLO (Mons Belli)

Castello di MontebelloQui nasce la leggenda di Azzurrina. Si narra che alla fine del 1300 in questo castello vivesse una bambina, Gendalina ,figlia di Uguccione e Costanza Malatesta, , che era albina.
All’epoca il problema della bambina non passava inosservato,infatti si pensava che le bambine con i capelli bianchi fossero streghe possedute dal Demonio.
Per questo motivo i genitori la tenevano nascosta e malgrado le tingessero i capelli, il risultato era quello di conferirle un colore azzurrognolo, da cui il nome di Azzurrina
Il giorno del 21 giugno 1375 ,solstizio d’estate,mentre imperversava un forte temporale,si sentirono delle urla e la bambina sparì misteriosamente nei sotterranei del castello.
Da quel giorno,ogni cinque anni,durante il solstizio d’estate, si avvertono in lontananza strani rumori che ricordano le urla di quella bambina che secondo la leggenda,non avrebbe mai abbandonato il castello.
Il Castello può essere visitato con visite guidate anche nottetempo, ed è possibile visitare anche la biblioteca storica.

VERUCCHIO

verucchioLe antichissime origini di questo meraviglioso borgo, risalgono al X sec. a.C. dove si insediò una comunità di Villanoviani Verucchiesi (da qui il nome) antesignani degli etruschi
Numerosi reperti a testimonianza di questa comunità,sono raccolti al museo Civico Archeologico ospitato presso l’antico Monastero dei Padri Agostiniani.
Fu anche antica residenza dei Malatesta,poi divenuti Signori di Rimini, attorno al 1100 con Mastin Vecchio centenario capostipite della casata e citato da Dante nella Divina Commedia.
La meravigliosa vista che domina la valle e si estende a perdita d’occhio fino al mare, ci ricorda quanto fosse importante il presidio divenuto negli anni sempre più ricco di infrastrutture difensive e ampliato da quelle abitative.
L’impianto medioevale che la passeggiata nel centro storico mette in risalto e dimostra la magnificenza con la quale questi Signori contribuirono a fare di questo posto una autentica perla.

SANTARCANGELO

santarcangeloCostruita su una collina tra i fiumi Uso e Marecchia, per la sua edilizia caratteristica e sobria,le sue stradine pittoresche che si inerpicano sul colle e si aprono in silenziose piazzette, fanno di questo posto un incantevole paese racchiuso in una cinta muraria dove svetta una grande torre,anticamente altissima,una delle meraviglie d’Italia per la sua altezza,secondo gli scrittori del tempo, costruita da Carlo Malatesta nel 1386. Successivamente fatta abbassare da Sigismondo Malatesta,signore di Rimini, che la utilizzo coma Mastio angolare ampliando la guarnigione.
Visibile da ogni parte, l’alto campanile che ne caratterizza l’aspetto. Alcuni fantasiosi scrittori ottocenteschi hanno ambientato in questo luogo le vicende che portarono al delitto d’onore di Gianciotto Malatesta, uccisore del fratello, Paolo il bello e di Francesca da Rimini. Nella vallata sottostante, il paese di Villa Verucchio dove troviamo la prestigiosa Tenuta Amalia, anticamente dimora di Carolina Amalia(da qui il nome) Brùnswick, moglie di Giorgio IV Re d’Inghilterra, all’interno della quale si estende il meraviglioso campo da golf di 18 buche che nasce tra le profumate vigne ed i filari dei cachi delle colline della Valmarecchia e gode di una suggestiva vista su San Marino Verucchio, Montebello, S.Leo,Borghi e Torriana,
scenario delle storiche rocche. Da qui parte la pista ciclabile che si estende costeggiando il fiume Marecchia e arriva sino a Rimini

RIMINI

riminiA soli 15 km dalla residenza, la città di Rimini
Le prime tracce di insediamenti umani risalgono al Paleolitico inferiore,successivamente l’arrivo dei Celti (390 a.C.) contribuì allo sviluppo del centro costiero. Le tribù gallo-celtiche mantennero per quasi un secolo il controllo del territorio,fino alla battaglia di Sentino (295 a.C.) nella quale i romani vinsero ed aprirono la strada alla coalizione della Gallia Cisalpina
Divenne colonia romana fondata nel 268 a.C. alla foce del fiume Ariminum(attualmente Marecchia) da cui l’antico nome della Città, nodo di comunicazione fra il nord ed il sud della penisola,avamposto della Roma imperiale allo scopo di controllare e difendere i nuovi territori conquistati e per tale scopo assunse il ruolo di stato autonomo
Gli imperatori romani eressero monumenti come l’Arco d’Augusto,solenne ed allo stesso tempo sobrio,si compone del fornice centrale di particolare ampiezza e affiancato da due semicolonne,fusti scanalati e capitelli corinzi. I quattro clipei posti a ridosso dei capitelli rappresentano altrettante divinità romane,Giove ed Apollo rivolte verso Roma,mentre rivolte all’interno della Città Nettuno e la dea Roma. La sua funzione principale oltre quella di celebrare la magnificenza dell’imperatore Augusto con la statua bronzea posta all’apice nell’atto di condurre una quadriga,era quella di fungere da porta urbica
Si ritiene che il monumento sia stato contornato da statue bronzee dorate provenienti da Cartoceto, da qui il nome di porta aurea.

 

ponte di TiberioIl ponte di Tiberio
La sua costruzione sul fiume Marecchia risale al 14 a.C. sotto il governo dell’imperatore Augusto e terminata nel 21 d.C. sotto il governo di Tiberio da cui prende il nome. La struttura costruita in pietra d’Istria è composta da 5 arcate a tutto sesto con delle edicole cieche tra le imposte degli archi. Ai bordi della pavimentazione troviamo alcune lastre di pietra con iscrizioni latine.
Dal ponte passavano le due vie consolari: la via Emilia che arrivava fino a Piacenza e la via Popilia Annia che arrivava sino ad Aquileia
La presenza di due tacche somiglianti all’impronta di piedi caprini sulla balaustra posta lato monte, contribuì a diffondere la leggenda del “ponte del diavolo.

 

AnfiteatroL’Anfiteatro romano
Eretto nel corso del II d.C. e utilizzato per spettacoli gladiatori e per il municipium di Ariminum(antico nome dell’avamposto della Repubblica romana.

 

 

 

 

 

tempio malatestianoIl tempio Malatestiano(Duomo)
Nasce sulle rovine della prima chiesa del Trivio eretta nel IX secolo poi divenuta di S Francesco,successivamente tomba della famiglia Malatesta e ristrutturata ed ampliata dal Signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta che si avvalse della maestria di artisti come Leon Battista Alberti,Matteo de’Pasti, Agostino di Duccio e Piero della Francesca.

 

 

 

 

domus del chirurgoDomus del chirurgo
Risale alla seconda metà del II sec. d.C. ubicata nell’attuale centro storico di Rimini,si ritiene che all’epoca fosse a pochi metri dal mare che lambiva la parte settentrionale della città. Era la casa del chirurgo Eutyches, dove aveva il proprio ambulatorio(taverna medica) dove è presente il mosaico di Orfeo tra gli animali e a giudicare dalla enorme quantità di strumenti chirurgici rinvenuti,si può affermare anche di notevole fama. Intorno al IIIsecolo,sotto l’imperatore Gallieno,un’incursione di Alemanni mise a ferro e fuoco “Aiminum” e la Domus fu distrutta in un incendio.